"Quello che è successo la scorsa notte è vergognoso e offensivo non solo nei confronti di Paolo e della sua famiglia ma anche e soprattutto nei confronti della nostra città e più in generale del nostro Paese, fin quando esisterà ancora chi, senza rispetto per niente e per nessuno, compirà questi gesti vili non potremo aspettarci una vera giustizia né tanto meno una memoria condivisa" è il duro commento di Matteo Guidoni dirigente regionale della Giovane Italia Lazio in riferimento all'atto vandalico con il quale è stata distrutta a martellate la targa in memoria di Paolo Di Nella, giovane del Fronte della Gioventù ucciso dall'odio politico nel 1983
"Ci teniamo a far sapere ai colpevoli - continua Guidoni - che potranno distruggere tutte le targhe che vogliono ma non riusciranno a toglierci nè il ricordo nè l'insegnamento di Paolo. Continueremo, con sempre maggiore orgoglio, a portare avanti le nostre battagli e le nostre sfide non curanti dei vigliacchi che pensano di distruggere le nostre idee, la passione e il coraggio di un'intera comunità come fanno con una targa di marmo.
"Spessissimo ormai ci troviamo di fronte ad atti di questo genere nei luoghi più svariati - fa eco Diana Fabrizi dirigente provinciale di Azione Universitaria Roma - in alcuni atenei gli atti di intolleranza politica sono all'ordine del giorno. Sono passati quasi trent'anni dall'omicidio di Paolo e invece di riuscire a creare un percorso di unità nazionale che si basi sulla storia del nostro Paese e che metta da parte la faziosità e l'ideologia, siamo ancora costretti a commentare gesti vergognosi come quello appena avvenuto".
"Speriamo vivamente - conclude la nota - che i vandali siano individuati e che la condanna del gesto sia unanime da parte di tutte le forze politiche".
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